venerdì 4 settembre 2009

Colazione da Tiffany

Finalmente una di queste sere ho avuto il piacere di vedere questo film che ha fatto di Audrey Hepburn una vera e propria icona del cinema. La storia è quella di Holly, una ragazza stravagante, che, per mantenersi, fa la prostituta d'alto bordo. Un giorno nel suo palazzo incontra un giovane scrittore, il quale, pian piano, viene affascinato dalla fresca "follia"Holly, finendo con l'innamorarsene.
Holly ricambia il sentimento, ma allo stesso tempo è decisa a sposare un ricco sudamericano del quale sa poco e niente. La morte dell'amatissimo fratello, la spinge a prendere una decisione definitiva: sposerà il sudamericano. Mentre Holly è in taxi, diretta all'aereoporto, lo scrittore la raggiunge e le dice queste testuali, bellissime e famosissime parole:
"Vuoi sapere qual è la verità sul tuo conto? Sei una fifona, non hai un briciolo di coraggio, neanche quello semplice e istintivo di riconoscere che a questo mondo ci si innamora, che si deve appartenere a qualcuno, perché questa è la sola maniera di poter essere felici. Tu ti consideri uno spirito libero, un essere selvaggio e temi che qualcuno voglia rinchiuderti in una gabbia. E sai che ti dico? Che la gabbia te la sei già costruita con le tue mani ed è una gabbia dalla quale non uscirai, in qualunque parte del mondo tu cerchi di fuggire, perché non importa dove tu corra, finirai sempre per imbatterti in te stessa."

La scena si chiude sotto la pioggia con un abbraccio tra i due e un gatto come spettatore.
Il film è MAGICO, ma è Audrey Hepburn a renderlo tale. Con il suo stile, la sua eleganza raffinata, la sua figuretta simpatica, il suo carattere folle e infelice al tempo stesso, fa sì che questa sua interpretazione di "Holly" la consacri ad Diva del cinema. Perfetta in tutto, non dimenticherete facilmente la scena iniziale, nella quale fa colazione davanti le vetrine della gioielleria "Tiffany" (da lei adorata), nè quella in cui, seduta malinconicamente alla finestra, suona con la chitarra la famosissima canzone "Moon River".

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